Cavoli a merenda

Molti popoli del pianeta, invece, consumano dolci in quantità modestissima e assolutamente non quotidiana come è abitudine (pessima) degli occidentali; d'altra parte gli ingredienti dei dolci sono "ricchi" non soltanto in senso calorico ma anche economico e poco indicati per le tasche dell'80% della popolazione mondiale.
Ora sebbene la maggioranza abbia frequentemente torto (la qual cosa è sostanzialmente "l'effetto collaterale" della democrazia) su questa faccenda dei dolci mi sà che, questo 80% di cui sopra, abbia proprio ragione.
- un cavolfiore di medie dimensioni
- 200 cc di acqua minerale gasata e ghiacciata
- 1 uovo intero
- 200 gr di farina 00
- abbondante olio evo (o di arachidi) per la frittura
Separate fra loro i pezzi del cavolfiore in modo da ottenere singoli "fiori" di circa 5 cm di diametro. Cuoceteli al vapore per qualche minuto lasciandoli piuttosto al dente. Emulsionate l'uovo con l'acqua e aggiungete la farina poco per volta senza fare grumi. Immergete rapidamente i tocchetti di cavolfiore e friggeteli in abbondante olio evo (o di arachide) non caldissimo, ad una temperatura di circa 180°. Potete fare una prova con un po' di pastella in un angolo della padella, se non va a fondo ma di "dora" rapidamente, l'olio è alla giusta temperatura. Il colore del fritto deve risultare molto più chiaro di quello della foto, la consistenza molto più leggera e "vaporosa"; i cavoli fotografati non sono "malriusciti" ma semplicemente sono opera di mia suocera che invece li infarina soltanto per poi friggerli. La sua non è imperizia o impazienza, è semplicemente "fretta" dettata dal fatto che queste frittelle sono state preparate come contorno ad una cena che necessitava di altrettante "cure"...
Allora ecco dov'è il problema! Se le avesse praparate per merenda invece...